Home Staging: ne hai sicuramente bisogno anche tu

home staging target acquirente
Lo staging si adegua al target desiderato

L‘Home Staging è una pratica molto diffusa in USA che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.

Le Agenzie Immobiliari più accorte si stanno muovendo per accaparrarsi i servizi dei migliori home stager disponibili.

Ma di che cosa si tratta?

L’Home Staging è la psicologia della messa in scena

Letteralmente “staging” significa “mettere in scena” ed esprime perfettamente il concetto: non semplice arredamento, ma un vero e proprio allestimento della tua casa per farla apparire perfetta al tuo potenziale acquirente.

Il concetto di arredamento, infatti, è qualcosa di molto legato al gusto personale: ognuno di noi arreda la propria casa come gli pare, anche indipendentemente dalle mode.

Quando scegliamo un arredamento, vogliamo che la nostra casa parli di noi.

Ma il nostro gusto non è per forza quello del nostro acquirente.

Il nostro vissuto, che si proietta sul nostro arredamento, potrebbe coinvolgere il nostro visitatore, oppure potrebbe lasciarlo indifferente, oppure addirittura infastidirlo.

Se vogliamo presentare al meglio la nostra casa, allora, dobbiamo considerare i meccanismi psicologici e percettivi fondamentali.

arredamento casa in vendita

Ecco quindi che entreranno in gioco elementi come:

  • l’abbinamento dei colori primari
  • l’inserimento di piante
  • l’ottimizzazione dei flussi di luce naturale
  • la costruzione sonora degli ambienti.

Un buon home stager è in grado di enfatizzare i pregi e minimizzare i difetti, rendendoli meno evidenti, dando modo all’acquirente di doversi sforzare di meno con l’immaginazione.

Effettua anche un’analisi del target, esattamente come farebbe un bravo pubblicitario, per adeguare lo staging alle visite.

Attenzione però: non è un’attività che si può improvvisare. Richiede studio, preparazione e un continuo aggiornamento. Servono basi di psicologia unite ad abilità pubblicitarie: un mix non facile da improvvisare!

Vieni a trovarci in Agenzia e scopri i servizi di home staging che possiamo metterti a disposizione per valorizzare al meglio il tuo immobile in vendita.

Casa vicino al verde? Vale molto di più

Hai deciso di vendere una casa posizionata non troppo lontano da un’area verde urbana?

Allora abbiamo una buona notizia per te!

Un recente studio effettuato da Realitycs, infatti, rivela che erba, alberi e fiori hanno un impatto positivo non solo sulla qualità della vita, ma anche sul valore dell’immobile.

spazio verde urbano
Beh… bella scoperta!

In particolare, una casa distante non più di 100 metri da un parco cittadino vale il 4% in più della stessa abitazione lontana un chilometro.

Quest’aliquota è ricavata da un dato nazionale medio, che però è soggetto a cambiamenti anche importanti a seconda della città o dell’area geografica:

  • a Catania si registra il record: +11,7%
  • Genova e Roma si posizionano bene: +8%
  • a Napoli si guadagna un +5,6%
  • a Venezia ci si ferma a +4,7%
  • Torino è l’unica grande città sotto la media nazionale: + 3,7%
Bra Zizzola parco pubblico
Ci pare che questa indagine abbia trascurato una città importante!

Cosa si intende per spazi verdi urbani (SVU)

Quali sono le aree che contribuiscono all’aumento di valore?

L’indagine considera gli spazi verdi urbani pubblici con almeno un ettaro di superficie.

Non basta: per essere valutate, le aree dovevano anche essere in possesso di almeno una delle dotazioni seguenti: un’area cani, un percorso pedonale, un parco giochi, un percorso per attività fisiche.

Come scopro se la mia casa è vicina al verde?

Puoi fare una ricerca con un’app come Google Maps o Google Earth ed effettuare una misurazione delle distanze.

È poi opportuno non limitarsi alla mera lontananza in linea d’aria, ma considerare tutti i fattori legati all’urbanistica, ai collegamenti stradali e alla compresenza di diversi servizi.

Naturalmente la cosa migliore sarebbe affidarsi ad un professionista, che può effettuare l’indagine potendosi avvalere di software e strumenti specifici.

Per completare bene la procedura di valutazione del tuo immobile, poi, ricordati di non lasciarti dominare dall’emotività, che è sempre un grosso errore da evitare!

Come vendere la casa evitando l’emotività

Sei veramente fiero di te stesso: finalmente hai deciso di fare quel passo importante che ti aprirà nuovi mondi. Hai deciso di vendere la casa dei tuoi genitori.

Non è stato semplice: ci sei cresciuto, hai costruito l’autopista su quel bellissimo pavimento in cotto, hai corso scalzo sul parquet della tua cameretta giocando con i tuoi amici del cuore, hai socchiuso le persiane in legno in pieno pomeriggio quella volta in cui la ragazza bondina con le lentiggini aveva deciso finalmente di venirti a trovare perché i tuoi erano via.

Quanti ricordi!

Ma ora la vita è andata avanti, ora c’è un mondo che ti aspetta, il mercato è favorevole ed è ora di lanciarsi avanti. E’ ora di vendere la casa.

Bisogna solo capire a quanto.

400.000 euro. E’ giusto. E’ un prezzo sensato. Quella casa ha una storia. Ha visto due guerre. Se queste pareti potessero parlare, quante ne avrebbero da raccontare…! La posizione non è così male: c’è la ferrovia a due passi, per andare a lavorare in città è comoda. Il tetto ha qualche tegola da cambiare, ma va abbastanza bene, dai. La cucina è una bomba, tutta in rovere.

Non resta che preparare l’annuncio e aspettare.

Casa in vendita
Pronti a vendere!

3 mesi dopo. Vendere la casa sembra più difficile.

Oh, non c’è verso. Qua non si vende nulla. E’ incomprensibile, come si fa a non capire l’occasione?

Vederla, l’hanno già vista. Sono arrivati, hanno fatto un giro. Il pavimento in cotto non li ha entusiasmati più di tanto. Non lo so, si vede che non giocano con le autopiste. Mi hanno detto che le persiane tanto le cambiano. Le vogliono in PVC, dicono che che poi il legno va carteggiato, riverniciato, dà troppo lavoro. A lei la cucina non dispiaceva, ma lui proprio non era entusiasta. Pare che non si trovi a suo agio a cucinare tra gli arredi classici, è più un tipo da top in granito bianco e fornelli a induzione. Questa moda degli chef casalinghi… Mannaggia, così non solo non è un valore, ma mi tocca anche smontarla. E dove la metto? Non è che posso buttarla via, lì mia nonna ha insegnato a mia madre a cucinare.

A questo punto conviene scendere un po’, magari trovo le persone giuste. Non ho tutta questa premura e le persone giuste sicuramente ci sono. Proviamo a metterla a 350.000. No, dai, 300.000 è proprio poco. Voglio vendere la casa, non svenderla.

Sconti!
Gli sconti sono fantastici… ma non quando sei tu a farli!

6 mesi dopo. Vendere la casa sembra durissima.

Non ha nessun senso! Ma come si fa a pensare di offrire 200.000? Dai, è un insulto!

Fine dell’esempio, anche perché altrimenti potremmo andare avanti fino a un anno, due anni…

Qual è il peggior nemico di questo proprietario? Se stesso. I suoi sentimenti. La sua emotività.

Perché è ora di dirlo chiaro: a chi compra non frega assolutamente niente dei tuoi ricordi. Zero. Nulla.

Chi compra ha in testa la SUA visione: non il vissuto che è stato, ma quello che sta per arrivare.
Il pavimento nuovo su cui costruirà le SUE autopiste.
Che ovviamente richiede una ristrutturazione che pesa sul budget.

Tu, giustamente, ribatterai: “Ma non è un problema mio, io metto in vendita una casa che ha un valore intrinseco. Se non lo apprezzi, sono cavoli tuoi.”

Purtroppo no: se la tua casa rimane in vendita per due anni, sono soprattutto cavoli tuoi. Perché tu nel frattempo dovrai sostenere delle spese, mantenerla in ordine, renderla presentabile per le visite. Ci pagherai le tasse, le manutenzioni ordinarie. E il mercato magari nel frattempo andrà al ribasso. Finirai per venderla per esasperazione, magari sottoprezzo. O magari al giusto prezzo, ma anni dopo.

E avrai perso quello che ha più valore di tutto: il tuo tempo. Quello sì che cresce di valore, diventa sempre più prezioso man mano che passa.

Quello che ti può salvare

Per evitare tutto questo la soluzione è una sola: fai fare le opportune valutazioni economiche a qualcuno di cui della tua casa non importi assolutamente nulla. Distaccato. Freddo. Arido. Che non abbia mai giocato con la tua autopista.
In questo momento, è il tuo miglior amico.

Le persiane? Via, tanto sono orribili. La cucina? Ha più passato che futuro. Poi chi credi che vorrà tenerla? La ferrovia è una rottura di scatole. Per non sentire i treni servono i tripli vetri, altrimenti è una vita d’inferno. E mica tutti i tuoi potenziali acquirenti sono pendolari.

Ti serve uno così: un Dr. House del commercio immobiliare, uno che ti tratti male mentre ti sta salvando la vita e il portafogli (se poi ti tratta anche bene, meglio, eh!).

Allora tutto risulterà chiaro e semplice e saprai trarre il massimo da casa tua, senza perdere tempo e senza svendere nulla.

Se poi decidessi di affidarti ad un professionista, faresti senz’altro la scelta migliore: potrà sicuramente analizzare tutti gli aspetti oggettivi che influiscono sul valore del tuo immobile. Per esempio, sai che una casa vicina ad uno spazio verde pubblico vale dal 4% al 12% in più?

Comprare casa a 1 euro: conviene?

casa a 1 euro
La comprereste per 1 euro?

Ogni mese troviamo nuovi annunci di comuni che decidono di mettere a disposizione la possibilità di comprare casa a 1 euro.

Si tratta di appartamenti e ville di privati cittadini da nord a sud destinate all’abbandono o alla demolizione, che in questo modo possono essere ristrutturate e riacquistare valore.

Sembrano un’occasione ghiotta, da non perdere. Potrebbe essere un buon compromesso per permettere ai giovani, che spesso non riescono a sostenere la spesa di un immobile, di raggiungere la loro indipendenza e di ripopolare zone in stato di abbandono.

Potrebbe essere poi una scelta di investimento: ma è davvero un affare?

Non è una fregatura, ma occorre valutare bene.

Spese iniziali e adempimenti

Al di là del costo simbolico dell’immobile, ci sono delle spese e degli adempimenti da garantire obbligatoriamente:

  • la ristrutturazione e rivalutazione dell’immobile entro 365 giorni dall’acquisto, per un valore di circa 20-25 mila euro
  • le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento dell’immobile
  • che i lavori verranno avviati a due mesi di distanza dal momento in cui si avranno tutti i permessi
  • una polizza fideiussoria di 5 mila euro della durata di tre anni a garanzia dell’acquisto per il Comune.

Costi di gestione

Un immobile genera costi: IMU, altre tasse da pagare, utenze.

Questi costi sarebbero facilmente sostenibili se l’immobile fosse destinato ad abitazione principale, ma questo in realtà accade raramente, perché le case sono situate in paesi con pochissimi abitanti e servizi, spesso molto scomodi.

Se invece si decide di comprare casa a 1 euro a scopo di investimento, questo deve rendere: ma spesso gli immobili si trovano in località dove non è facile né affittare né rivendere.

Le ristrutturazioni, nonostante i bonus e le agevolazioni statali, hanno comunque un costo che va considerato.

casale-rurale

Comprare casa a 1 euro per uso personale

Potrebbe essere però conveniente l’acquisto come uso personale per le vacanze.

Se desiderate a questo punto tentare l’acquisto ad 1 euro tenete presente che ai bandi comunali possono accedere:

  • ditte individuali, agenzie e/o società che abbiano nel proprio oggetto sociale la gestione di immobili per uso turistico e ricettivo
  • privati cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari.

Le imprese, le società e i consorzi devono:

  • essere iscritti alla C.C.I.A.A. per finalità inerenti l’oggetto del presente avviso
  • essere in regola con le vigenti disposizioni in materia di contributi assistenziali e previdenziali (INPS, INAIL, ecc.)
  • non essere soggetti alle procedure concorsuali di cui al R.D. 16 marzo 1942, n. 267 e successive modificazioni o integrazioni.

A questo punto non vi resta che scegliere!

L’elenco dei Comuni che offrono case in vendita a 1 euro comprende le Regioni sia del nord che del sud, passando anche per le isole, ed è disponibile sul sito ufficiale case a1euro.it.

Casale rurale: 5 motivi per investire

Il casale rurale è un ottimo affare

“Voglio andare a vivere in campagna…” cantava qualcuno. E sono in molti a pensarla come lui: sempre più il casale rurale è attraente per molte categorie di persone, in cerca di ristoro e fuga dallo stress cittadino.

Che si tratti di viverci o di rivendere, quindi, l’affare è ottimo. Se l’attrattiva della natura non basta a convincerti, ecco altri 5 ottimi motivi per investire in un casale rurale.

1. Il fascino di Storia e Cultura

Un casale racchiude spesso molti elementi della storia e dell’arte di un territorio. L’architettura, in primis: ma spesso anche segni della vita di persone importanti per la zona, piccoli monumenti, targhe commemorative, quadri, collezioni vinicole. Per non parlare dei vecchi attrezzi agricoli e varia oggettistica a testimonianza di un’epoca che non c’è più. Non è quindi difficile fare di un casale rurale un vero e proprio piccolo museo, aumentandone dunque anche il valore.

2. Le detrazioni fiscali per i casali rurali

Storia e Cultura sono una bella cosa, ma anche uno sgravio fiscale ha il suo bel perché! E le ristrutturazioni di vecchie strutture rurali beneficiano di molti bonus e incentivi: ristrutturazione, efficientamento energetico, elettrodomestici, mobilio… sono davvero tanti i modi per risparmiare e, quindi, ottimizzare l’investimento.

casale da ristrutturare

3. Ampliamenti della cascina

Le norme comunali che regolano l’urbanistica concedono, per i casali rurali, diverse possibilità di ampliamento, favorite anche dal fatto che ben di rado ci sono problematiche legate a confini di vicinato troppo stretti.
Gli spazi possono essere incrementati dal 20% fino anche al 70% della superficie esistente, a seconda dei casi.

4. Turismo

Se c’è sufficiente spazio, è possibile decidere di ristrutturare un casale rurale e trasformarlo in un vero e proprio agriturismo, in un B&B o in un piccolo hotel. In questo caso, naturalmente, si va oltre l’investimento immobiliare e si parla di intraprendere una vera e propria nuova attività, con tutte le difficoltà e gli adempimenti del caso. Ma i numeri sul turismo di questo tipo, sempre in forte crescita, rendono l’affare davvero interessante.

5. Animali e sport

Se siete amanti degli animali, non c’è soluzione migliore: in un casale rurale potrete ospitare pressoché qualsiasi amico a quattro zampe, pinne, ali che siano. Naturalmente, la destinazione diventerà attrattiva anche per gli altri amanti degli animali. Un esempio? Non sono pochi i cascinali che vengono trasformati in maneggi. Se siete appassionati di equitazione, dovreste farci più che un pensiero.
Allo stesso modo, sport come il trekking, la mountain bike (magari nella loro versione elettrica e-bike), la corsa, possono trovare in un casale ristrutturato un buon punto di partenza o una tappa: un’altra interessante possibilità per lo sfruttamento turistico, oltretutto eco-sostenibile.

Insomma, sono davvero tanti i buoni motivi per investire in un casale rurale. Se siete incuriositi e ci state facendo un pensiero, passate a trovarci e troveremo insieme la location perfetta per il vostro investimento.

I casi di annullamento del compromesso

annullamento del compromesso

Chiunque abbia mai avuto a che fare con una trattativa immobiliare conosce il contratto preliminare di vendita, colloquialmente detto compromesso.
Non è un passaggio obbligato: teoricamente sarebbe possibile passare direttamente dalla trattativa al rogito.
Ma quasi nessuno lo fa: i tempi burocratici, mai troppo brevi, portano le parti a pre-accordarsi, per evitare brutte sorprese dell’ultimo minuto.
Il compromesso non è un accordo informale, ma un vero e proprio contratto: questo significa che il suo annullamento comporta una perdita economica per chi la causa. Per questo motivo, alla stipula del contratto, il compratore versa una caparra.
Ma quali sono i motivi che portano ad annullare un contratto preliminare?

Annullamento consensuale del compromesso

Può succedere quando entrambe le parti cambiano idea. Ma naturalmente è un caso estremamente raro, perché se veditore e acquirente hanno trovato l’affare conveniente, al punto da aver già firmato un accordo, è difficile che cambino entrambi idea.

Mancato rispetto del termine fissato per il rogito

Questo può accadere quando una delle due parti non si presenta all’atto.
In questo caso la parte inadempiente può anche finire in tribunale. Il risarcimento, solitamente, è il doppio della caparra versata (nel caso di inadempienza del venditore) o la perdita della caparra (nel caso del compratore).
In più, la parte lesa potrebbe richiedere anche ulteriori risarcimenti, qualora il mancato rispetto dell’accordo preliminare abbia causato altri danni.

Vizi tali da portare all’annullamento

  • il contratto non è stato fatto per iscritto, ma solo verbalmente, o non è firmato da entrambe le parti;
  • l’accordo non indica gli estremi della concessione edilizia;
  • sull’immobile pendono ipoteche o pignoramenti, di cui il compratore è stato tenuto all’oscuro;
  • la casa è inagibile;
  • sono presenti abusi edilizi non sanati al momento del rogito.

Tutte queste situazioni sono in grado di invalidare un compromesso.

contratto preliminare di vendita

Annullamento del compromesso con godimento anticipato

Il caso forse peggiore è quello in cui il compratore non rispetta il compromesso, annullandolo, mentre sta già abitando nell’immobile.
Questo caso può verificarsi quando tra le parti si sia instaurato un accordo di godimento anticipato.

Cosa succede in questo caso?

Secondo le ultime sentenze della Corte di Cassazione, in questo caso il compratore debba risarcire il venditore per il tempo passato nell’immobile. Una sorta di “affitto posticipato”.

Per evitare il più possibile di incorrere in problemi di questo genere è sempre opportuno affidarsi ad un professionista dell’intermediazione che supervisioni la stipula del compromesso e tuteli nel modo migliore entrambe le parti.

Fotografia immobiliare: come evitare errori

fotografia immovìbiliare
Scattare una foto così può sembrare facile, ma non lo è

Avete fatto caso a quanto siano orribili moltissime delle fotografie che vedete negli annunci su Immobiliare.it?
Non è colpa del portale, ovviamente.
Il problema è che ancora molte persone sono completamente digiune dei concetti basi della fotografia in generale e della fotografia immobiliare in particolare.

Il risultato? Facile prevederlo: immobili presentati male, difetti enfatizzati, pregi non in evidenza o addirittura non fotografati. In una sola parola: molti potenziali acquirenti che vanno perduti.

Proviamo a porre rimedio con una basilare, ma fondamentale…

GUIDA ALLA FOTOGRAFIA IMMOBILIARE FOR DUMMIES

Il primo consiglio sembra banale, eppure è uno degli elementi più trascurati.

Non scatterete mai una bella foto ad un soggetto brutto. La casa va preparata.

Leggete innanzi tutto i nostri consigli sull’home staging e seguiteli.

Se non avete possibilità di avere l’aiuto di un home stager, partite dalle basi:

  • pulite tutto e riordinate
  • fate entrare più luce possibile e illuminate dove serve
  • depersonalizzate tutto
  • arredate con gusto ma poco. Less is more, meno è meglio
fotografia interni luce soffusa
Less is more

COSA FOTOGRAFARE

Scegliete con cura gli ambienti che presenterete per primi, perché saranno quelli che daranno la prima impressione.

Gli ambienti illuminati, non vuoti ma nemmeno troppo pieni, sono la scelta migliore.

Fate in modo di presentarli con colori caldi e avvolgenti, per migliorarne la percezione psicologica.

Avete dettagli che aumentano il valore, come per esempio un bel bagno? Perfetto, mostratelo. Naturalmente pulito e in ordine (e abbassate la tavoletta del wc!).

Non sottovalutate l’importanza degli esterni. La facciata dell’edificio, i cortili, eventuali giardini (con erba e piante ben curate) sono tutti elementi che interessano molto al potenziale acquirente.

fotografia immobiliare giardino esterni
Il riflesso sul tavolo aggiunge emozione all’ambiente

COME FOTOGRAFARE

Un corso vero e proprio di fotografia è qualcosa che sicuramente non possiamo realizzare qui.

Ma online, soprattutto su YouTube, trovate tantissimi tutorial gratuiti.

Il consiglio è di cercare buone info su:

  • la regola dei terzi
  • la messa a fuoco
  • l’esposizione corretta
  • l’uso della luce

Non dimentichiamoci poi della post-produzione: qualsiasi scatto deve essere lavorato con un buon software di fotoritocco per poter diventare una bella fotografia immobiliare.

Il software leader di settore è il famosissimo Adobe Photoshop.

Trovate un buon tutorial direttamente sul sito Adobe.

In questo modo avrete un quadro molto più chiaro di come scattare una bella foto, anche solo con un buono smartphone.

Se poi invece decideste che vale la pena avvalersi di un bravo professionista (e ne vale la pena!) passate in Agenzia e vi potremo facilmente aiutare.